Cure per l'Ipertensione da Camice Bianco (WCH)
I farmaci per l’Ipertensione da Camice Bianco?
Secondo le linee guida del 2013 della European Society of Hypertension e della European Society of Cardiology i pazienti con Ipertensione da Camice Bianco non dovrebbero esser trattati farmacologicamente. Questo vale sia per i pazienti che hanno una pressione sanguigna normale a casa ed elevata presso lo studio medico, sia per i pazienti che hanno una pressione lievemente alta a casa ed elevata presso lo studio medico (Ipertensione di 1°Grado).
Questo perché la maggior parte dei pazienti con Ipertensione da Camice Bianco presenta un’ipertensione lieve che, nella maggior parte dei casi, è correlata ad un rischio cardiovascolare basso che non richiede l’uso di tali farmaci.
L’uso dei farmaci antipertensivi è consigliato solo nei pazienti con Ipertensione da Camice Bianco che presentano un elevato rischio cardiovascolare, quest’ultimo calcolato sulla base della presenza di altri fattori di rischio come il diabete, i disturbi renali, altri disturbi cardiovascolari o altre patologie (Mancia et al. 2013).
Anche nei casi in cui i farmaci antipertensivi siano utili, il loro utilizzo non è privo di difficoltà.
Innanzi tutto per la scarsa aderenza del paziente al trattamento; è stato stimato che ben il 50% circa dei pazienti con ipertensione non segue le cure farmacologiche prescritte dal medico a causa degli effetti collaterali.
Diversi studi sembrano mettere in relazione una più bassa qualità della vita ed un peggiore stato di salute generale nei pazienti con ipertensione in trattamento con uno o più farmaci antipertensivi.
Ad esempio, da uno studio condotto su 497 pazienti con ipertensione è emerso che i pazienti in trattamento farmacologico mostravano una qualità di vita significativamente più bassa rispetto ai pazienti non in trattamento (Korhonen et al. 2011).
Il Biofeedback per l’Ipertensione da Camice Bianco
Il biofeedback è un trattamento non farmacologico breve che ha una solida base scientifica nel trattamento dell'ipertensione (Nakao et al. 2000; Xu et al. 2007; Brook et al. 2013; Oneda et al. 2010; Yucha et al. 2001; Yucha e Gilbert 2004; Nakao et al. 2003; Nakao et al. 1997; Del Pozo et al. 2004; Herbs et al. 1993; McCraty et al. 2003; Elliot et al. 2004; Joseph et al. 2005).
Come abbiamo visto nella sezione dedicata alle cause dell'Ipertensione da Camice Bianco, l'innalzamento della pressione sanguigna durante la visita medica è sempre determinata da un aumento eccessivo dell'attivazione psicofisiologica dell'individuo causata da quella situazione.
In un tipico training di biofeedback il paziente, in una prima fase, è collegato ad una strumentazione speciale i cui sensori sono in grado di rilevare i segnali fisiologici che indicano il suo stato d'attivazione psicofisiologica; il paziente, grazie ai segnali fisiologici rilevati da questi sensori, riceve un segnale di feedback, ossia un segnale (grafico, immagine, suono) visibile su un monitor che lo informa, attimo dopo attimo, sul suo reale stato d'attivazione psicofisiologica.
Per mezzo delle strategie suggerite dallo psicologo e attraverso specifici esercizi, il paziente impara a utilizzare i suoi meccanismi psicobiologici che gli permettono di controllare lo stato d’attivazione psicofisiologica (ansia, apprensione, stress) in tutte le situazioni di ansia e stress, in modo da mantenerla su valori normali.
In una seconda fase l'individuo viene collegato anche ad un sensore per la rilevazione della pressione sanguigna (sfigmomanometro) in modo da ricevere sia i segnali di feedback relativi alla sua attivazione psico-fisiologica, sia il feedback relativo alla sua pressione sanguigna: grazie alle tecniche apprese impara a controllare facilmente la pressione sanguigna proprio durante ripetute misurazioni con lo sfigmomanometro.
Il paziente potrà in tal modo utilizzare le abilità di controllo psicofisiologico apprese, nella situazione "misurazione della pressione sanguigna presso lo studio medico".
Protocolli Multicomponenziali
Per protocolli multicomponenziali s'intende l'utilizzo di più tecniche contemporaneamente. Nel caso specifico l'effetto del biofeedback può essere potenziato e velocizzato dall'uso congiunto dei seguenti metodi d'intervento:
- Biofeedback - Per l'apprendimento delle tecniche di autocontrollo psicofisiologico (su descritto) nelle condizioni d'ansia o stress e nella condizione specifica della misurazione della pressione sanguigna presso lo studio professionale.
- Strategie Comportamentali - Di grande utilità è infatti la definizione, con il paziente, di tutte le strategie necessarie ad estendere le abilità apprese di controllo psicofisiologico alla situazione reale "misurazione della pressione presso lo studio medico"; grazie a queste strategie e all'uso congiunto e indispensabile delle abilità apprese il paziente potrà esporsi in modo controllato, sicuro e graduale alla situazione reale "misurazione della pressione sanguigna presso lo studio medico" acquisendo così, passo dopo passo, la capacità di controllo di sè in quella specifica categoria di situazioni con conseguente potenziamento del suo senso d'autoefficacia, ossia della consapevolezza di possedere la capacità di controllare efficacemente la sua risposta psicofisiologicadell'ansia/apprensione/tensione di fronte a quelle situazioni.
- Meditazione o Tecniche di Rilassamento - Queste tecniche sono utili soprattutto negli individui che mostrano una personalità iper-attiva e iper-reattiva.
- Cura del Sonno - Un sonno sufficientemente lungo e ristoratore (non frammentato/superficiale) è di fondamentale importanza per poter affrontare le fatiche delle ore di attività (diurne o notturne); un sonno di scarsa qualità produce oltre che sonnolenza e affaticamento, anche una minore tolleranza allo stress, una maggiore vulnerabilità a sviluppare stati d'ansia (specie nelle personalità ansiose/iperattive) e una maggiore irritabilità: in poche parole, una maggiore suscettibilità ad attivazioni psicofisiologiche eccessive e frequenti. Ove necessario, è bene intervenire per ripristinare un sonno sufficientemente ristoratore.
- Colloqui Psicologici - Necessari nei casi in cui l'innalzamento eccessivo della pressione sanguigna presso lo studio medico sia legata a fattori psicologici legati alla storia e alla personalità del paziente. Lo scopo di questi colloqui è quello di favorire la coscientizzazione e l'elaborazione di tutti gli elementi che possono determinare o contribuire alla genesi di questo fenomeno.
Sebbene il solo biofeedback sia efficace nel trattamento dell'ipertensione, l'uso di un programma multicomponenziale permette di affrontare il problema da tutte le possibili angolazioni.