Cause dell' Ipertensione da Camice Bianco (WCH)


Cosa causa l’Ipertensione da Camice Bianco? Diversi studi hanno dimostrato l’importanza dell’ansia e dello stress nella genesi di questa condizione (Mancia et al. 2011; Gerin et al. 2001; Grassi et al. 1999; Smith et al. 2002).

Sul piano psicofisiologico l’ansia (apprensione, tensione, preoccupazione) alla base dell’ipertensione da camice bianco può esser determinata da molteplici fattori soggettivi, spesso in combinazione fra loro. Si tenga ben presente che tutti i fattori che stiamo per analizzare hanno un elemento centrale in comune: l’ansia (o apprensione) che determina l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.

Usando una tecnica denominata “microneurografia”, in grado di rilevare con assoluta precisione temporale le variazioni d’attivazione delle fibre nervose simpatiche che innervano la pelle (piccoli vasi, ghiandole sudoripare, muscoli piloerettori), e cioè in grado di rilevare il livello di attivazione psicofisiologica che accompagna sempre gli stati d’ansia e di stress, è stato dimostrato che questi valori salgono in modo marcato quando il medico misura la pressione quando è presente durante la misurazione, una reazione che, secondo i ricercatori, è simile alla “reazione di difesa” dimostrata anche negli animali di fronte a stimoli emozionalmente stressanti (pericoli).

Quindi l’emotività dell’individuo, e in particolare l’ansia, gioca un ruolo fondamentale nell’ipertensione da camice bianco (Cobos et al. 2015).

Non è un caso che i pazienti con Ipertensione da Camice Bianco presentino livelli d’ansia più elevati sia rispetto ai normotesi che rispetto ai pazienti con ipertensione primaria.

  • Aspettative - E’ stato dimostrato (Jhalani et al. 2005) ad esempio che le aspettative negative dell’individuo sull’esito della misurazione della pressione sanguigna presso lo studio medico (e talvolta anche a casa) determina uno stato di apprensione (ansia) che aumenta i livelli pressori. La persona non riesce a non pensare che, proprio adesso che deve misurare la pressione, quest’ultima si alzerà, pensiero che determina uno stato di apprensione che, a sua volta, produce un aumento pressorio. Sprull et al. (2007) hanno dimostrato che i pazienti ai quali era stato detto di soffrire d’ipertensione, anche se non era vero, mostrarono una tendenza maggiore a sviluppare un’ipertensione da camice bianco rispetto agli individui cui era stato detto di non essere ipertesi (anche se ne soffrivano). Le aspettative dunque svolgono un ruolo importante nel determinare lo stato d’ansia/apprensione/attivazione psicofisiologica che determina l’innalzamento della pressione presso lo studio medico.
  • Ansia Sociale - Un’altra causa comune risiede nella paura del giudizio negativo degli altri (e di se stessi/e) che negli individui con Ipertensione da Camice Bianco sull’esito della misurazione che, in questi casi, assume le vesti di una vera e propria prestazione con tanto di valutazione finale: rappresentata dai valori di pressione sanguigna raggiunti. In questi casi può trattarsi di una delle tante manifestazioni dell’ansia sociale.
  • Ansia di tratto – Da uno studio condotto da Terracciano et al. (2014) su 2848 individui sono emersi dati molto interessanti; dopo 7 anni a partire dalla prima misurazione gli individui con personalità ansiosa che non prendono farmaci anti-ipertensivi non mostrano una maggiore probabilità di sviluppare l’Ipertensione da Camice Bianco mentre quelli che assumono anti-ipertensivi si.

Come spiegare questo fenomeno?

La spiegazione probabilmente risiede in una differenza fondamentale tra le persone con personalità ansiosa che assumono antipertensivi e quelle che non li assumono; le prime hanno avuto una diagnosi d’ipertensione (motivo per cui prendono i farmaci anti-ipertensivi); le seconde invece stanno bene e non hanno la minima idea di correre questo rischio, esattamente come le persone non ansiose; nelle prime la personalità ansiosa unita alla consapevolezza di avere l’ipertensione può destare, nelle misurazioni successive, la preoccupazione di un ulteriore peggioramento (aspettativa negativa); nelle seconde invece la personalità ansiosa non trova un terreno fertile allo sviluppo di questa particolare preoccupazione.

  • Ansia Anticipatoria - Talvolta l’ipertensione da camice bianco si manifesta come espressione di una vera e propria ansia anticipatoria che può presentarsi anche giorni prima dell’esame medico; l’indiviuo teme il responso negativo e, nell’attesa del “responso” permane in uno stato d’ansia che aumenta la sua pressione prima e durante la misurazione.
  • Vulnerabilità - In taluni casi l’aumento indesiderato e incontrollato della pressione arteriosa di fronte al medico è vissuta come un qualcosa che mette a nudo, smaschera senza il nostro “permesso” una debolezza, una vulnerabilità, rappresentata proprio dal farsi mettere ansia da una situazione innocua. Questa convinzione determina uno stato di apprensione.
  • Self-control - In alcuni casi questa “vulnerabilità” può essere intepretata come indice di una capacità di autocontrollo compromessa, ciò che può costituire un problema in determinati contesti lavorativi, come quello militare o tutti quelli in cui un selfcontrol ottimale è determinante per risultare affidabili in situazioni nelle quali un’emotività mal controllata può compromettere l’esito della prestazione, aumentando rischi e pericoli.
  • Condizionamento classico - In altri casi, come dimostrato da acuni studi (Ogedegbe et al. 2008; ), l’Ipertensione da Camice Bianco può essere causata da un “semplice” condizionamento classico alla paura legato ad esperienze passate negative o dolorose con la figura del medico o con l’ambiente medico; è il caso di esperienze traumatiche o comunque fortemente negative, dolorose, ansiogene (stimolo incondizionato) per stati di malessere più o meno gravi propri o di persone care che vengono associate alla figura del medico, dello studio medico o dell’ospedale, (stimolo condizionato) in modo tale che anche la semplice vista del medico o dell’infermiere può innescare automaticamente una reazione d’ansia con conseguente aumento di pressione.

Risulta evidente dunque la natura psicosomatica di questo disturbo e le ragioni per cui un trattamento efficace non farmacologico si renda indispensabile non solo per normalizzare la pressione sanguigna durante le misurazioni presso lo studio medico ma anche per prevenire l'evolversi di questo disturbo in una vera e propria ipertensione primaria e/o in altri disturbi cardiovascolari, come dimostrato da studi recenti su vasta scala.